Buongiorno dottore, sono la sorella di un ragazzo che fa uso di cocaina. Un ragazzo per modo di dire, ha 42 anni. Abbiamo cercato tutta la famiglia di aiutarlo, in tutti i modi, prima con la dolcezza e poi con lo scontro. Non vuole farsi aiutare da nessuno in quanto continua a sostenere che se vuole lui ne esce da solo, non vuole ammettere di esserne dipendente. Ormai questa situazione va avanti da più di dieci anni. Durante il fine settimana riesce anche ad ubriacarsi. I miei genitori sono stremati, rassegnati ed è riuscito a togliergli la voglia di vivere. Mio fratello abita con loro, ma dall’ultima litigata, va solo più a dormire. Il bello della situazione è che lui pensa di essere dalla parte della ragione e quindi si permette di alzare la voce in qualsiasi frangente di discorso inerente alla problematica. In questi vent’anni ha combinato parecchi guai, incidenti, macchine distrutte, multe, ma lo abbiamo sempre aiutato a venirne fuori. Adesso ha deciso di volersene andare, prima come abitazione e poi come lavoro, fin’ora abbiamo sempre cercato di dissuaderlo per averlo vicino a noi e cercare di starle vicino e sperare che non combinasse troppi guai, ma adesso siamo arrivati ad essere stremati, stanchi e demotivati. La prego di aiutarmi e darmi uno spiraglio di luce che in questo momento non ho più. Grazie, p
Salve, purtroppo in questo momento non ci sono grandi possibilità di dargli una mano dato che lui vuol curarsi da solo e non ammette la dipendenza il che, come avviene spesso in questi casi avendo compiuto incidenti ed essendo incorso in problemi e disavventure di vario genere, ha gettato voi nella più cupa disoperazione. Se vuole davvero andarsene non si può fare molto per opporsi anche se restano tanti dubbi su come potrà adeguatamente provvedere a se stesso. Attendiamo con fiducia una possibile svolta dell’uomo e , a questo punto, saremo pronti a fornirgli ogni aiuto possibile. Un cordiale saluto. Antonio