salve dottore le volevo chiedere gentilmente un suo parere in linea di massima riguardo alla mia situazione visti i pareri diversi da clinico a clinico.. DALL’ANALISI DELLE SCALE CLINICHE si rivelano comportamenti depressivi,rallentamenti psicomotori e polarizzazioni negative del pensiero. l’attenzione è solitamente autorivolta. si evidenziano tratti di impulsività collegati ad una percezione personale della realtà,inoltre nei rapporti interpersonali si mostra suscettibile e diretto e portato a vivere l’ambiente in modo ostile per cui mette in atto difese di tipo proiettive interpretative. son presenti anche tratti di chiusura e di solitudine con preferenza a non cercare i rapporti sociali, comunque appare discretamente adattabile, adeguato al principio di realtà e capace di affrontare problemi ed eventuali soluzioni. DALL’ANALISI DELLE SCALE SUPPLEMENTARI E DELLE SCALE DI CONTENUTO si evidenziano aspetti del comportamento di tipo ansioso con carenza di concentrazione e probabili altri sintomi psicosomatici. i pensieri sono significatamente depressivi, sente incertezza x il futuro, non crede nel cambiamento, si conferma il disagio che vive nelle situazioni sociali.risultano elevate le scale PK e PS che indicano la presenza di disturbi collegati ad una reazione post-traumatica da stress, risultano elevate anche le scale APS e AAS che orientano all’elevata probabilità di comportamenti legati all’assunzione di sostanze stupefacenti. DALL’ANALISI DELLE SCALE DI HARRIS-LINGOES si ha conferma della depressione soggettiva con mancanza di energie per la vita quotidiana e del disagio nelle situazioni sociali. si ha conferma inoltre della tensione e della suscettibilità, c’è consapevolezza di non poter controllare le emozioni e gli impulsi. la ringrazio anticipatamente
Salve non ci devono sorprendere queste risposte diverse , anche se estratte da scale diverse, perchè esse non sono oggettive ma le diagnosi estrapolate sono in relazione alla soggettività dello sperimentatore. E’, d’altra parte, quello che avviene con il colloquio clinico, che resta il preferibile se affidato a mani esperte e rimane, a mio avviso , lo strumento diagnostico insostituibile. Comunque, piuttosto che preoccupparsi della diagnosi, le consiglierei un valido psicoanalista vche sia ,possibilmente, anche ipnoterapeuta. Un cordiale saluto. Antonio