Volevo presentarle un caso delicato relativo a mia moglie. Fidanzamento lunghissimo e due figli bellissimi e mai nessun problema rilevante. Dopo alcuni anni la madre di mia moglie decide di comprare casa a pochi centinaia di metri da noi è dalla sorella di mia moglie trasferendosi da un paesino Campano. Con i soldi accumulati della bisnonna . Nel giro di pochi mesi sono nati i primi conflitti famigliari causati dalla pesante invadenza di questi soggetti che pretendevano e pretendono di gestire la nostra vita famigliare e relativa educazione dei nostri figli.Via via i problemi sono aumentati grazie alla totale sudditanza psicologica di mia moglie nei confronti della madre con numerosi e gravi episodi tra cui un tentato suicidio in piena notte di mia moglie che lamentava una maggiore presenza della madre a casa .Portata da uno psicologo le e’ stato consigliato uno psichiatra ma preso l’appuntamento i suoi genitori l’hanno bloccata e convinta a non presentarsi.Nell’esclation successiva sono diventato io il problema e mia moglie mi propone una separazione consensuale al quale non ho accettato.Parlando molto cortesemente e negli anni anche più incisivamente con i suoi, ho fatto presente che con i loro comportamenti ledevano la nostra serenità coniugale e non facevano il bene della loro come tutt’ora la chiamano “bambina” anche se ha più di quarant’anni ormai. Risultato, i suoi genitori non hanno mai accettato di farsi da parte, mi hanno alzato le mani dentro casa e la madre mi ha fatto capire che se non l’accetto con i suoi usi matriarcali “talebani” mi sfascerà la famiglia.Situazione peraltro confermata da mia moglie che casualmente dice di non amarmi più se non accetto sua madre. Ovviamente può immaginare queste ripercussioni si sono riflesse a livello pedagogico anche sui figli con numerosi problemi in quanto mia moglie progressivamente a perso il ruolo di madre e di moglie e incontra i suoi genitori di nascosto.Vedasi nelle pause pranzo di lavoro mio suocero va a prenderla a lavoro con la macchina la porta a casa loro, dove mangia con mamma e papà per poi essere riportata in azienda anche se io sono presente a casa. La mamma continua ad alimentare questi appuntamenti al “buio” con il fine di mettere mia moglie contro, io d’altro canto sono preoccupato per salubrità psico fisica di mi moglie che progressivamente peggiora e nessuno riesce a farla rendere consapevole dei suoi comportamenti. La madre di mia moglie sembra che abbi avuto in età giovanile degli esaurimenti e’ orfana di padre ed è cresciuta con i parenti che l’hanno sempre viZiata. Sposata Il marito,mio suocero, ha dovuto convivere con la madre di mia suocera e sua moglie sotto lo stesso tetto. L’educazione delle figlie tra cui mia moglie e sempre stata svolta dalla nonna mentre mia suocera e mio suocero lavoravano, E’ possibile che tendono a riproporre lo stesso modello famigliare patologico anche con noi? Dove mia suocera deve essere in pianta stabile a casa nostra ed educare e decidere la nostra gestione famigliare, sfruttando le debolezze e l’attaccamento di mia moglie?Inoltre ho scoperto che hanno intestato questa casa a Roma alla bisnonna di 92 anni ed il giorno della sua morte mi moglie ne diverrà la proprietaria…ma con i suoi che vivranno dentro con il relativo obbligo di mantenerli gravando ulteriormente sul nostro nucleo famigliare. E’ impossibile sintetizzare tutti i guai che hanno combinato questi signori..ma cosa si può fare per riavere la nostra serenità famigliare?
GraZie, Cordiali Saluti
Salve Paolo. la situazione è molto complessa data la stato psichico di sua moglie e la sua dipendenza dal nucleo famigliare originale. Si può solo sperare che sua moglie prenda coscienza di quanto per lei sia opportuno e necessario per la vostra famiglia risolvere questo problema di attaccamento che mina la serenità della famiglia stessa. Non intravedo altre possibilità-.Un saluto cordiale. Antonio