Salve Dottor Miscia, le scrivo perchè mi hanno colpito le sue analisi sulla psichiatria. Sono una ragazza di 26 anni e sono della provincia di Napoli. Voglio premettere che non ho mai avuto grandi disturbi ma da un pò di tempo ho degli attacchi di ansia, di notte dormo poco e male, durante il giorno non sono attiva come un tempo, ed in mente ho sempre gli stessi motivi che balenano. Vivo con la mia famiglia( che amo) e sono fidanzata. Qui casca l’asino. Amo molto il mio ragazzo ma da un bel pò di tempo ha perso il lavoro e non riesce a trovare qualcosa di stabile. Mi fa male vederlo afflitto, anche se alterna un sentimento di sgomento e uno di ottismo, ma quest’ultimo serve solo a farlo sognare per un pò. Ha deciso di andarsene via, lasciare l’Italia, per cercare lavoro all’estero. Sono contenta che sta cercando di reaggire ma allo stesso tempo ho paura di perderlo, mi ha detto che vuole fare fortuna altrove, guadagnare e conservare un gruzzoletto di soldi per ritornarsene poi qui ed aprire un’attività in proprio. Qui viene il bello. Inizio a farmi mille domande, ad avere tante paure del tipo “e se non torna più?”, “se si scorda di me?” Lo so, forse starete pensando che se lui veramente mi ama tornerà da me, se non lo farà forse non mi avrà mai amato. Ma intanto io rimango qui con la paura di perderlo, non riesco più a essere felice come un pò di tempo fà. Per favore, può dirmi come posso fare per sentirmi meglio? Come posso evitare questi battiti del cuore che aumentano ogni volta che penso al suo andarsene? Non riesco più a guardare niente con gioia e fiducia!
Cara ti sei data tu stessa una risposta che potrebbe tranquillizzarti, cioè se i sentimenti di lui nei tuoi confronti esistono tu te ne accorgerai in modo inequivocabile. D’altra parte l’amore che hai nei suoi confronto ti permetterà di accettare le sue decisioni e di non anteporre le tue esigenze alle sue.Credo poi che dietro i tuoi dubbi e le tue incertezze riguardo alla situazione, ci siano delle problematiche personali che ti mettono a confronto con angosce di abbandono vissute in rapporto agli oggetti di riferimento del tuo passato che non dovresti evitare di comprendere profondamente attraverso una profonda conoscenza di te stessa. Un caro saluto. Antonio Miscia