sono una mamma, ho 26 anni e sono dipendente da hashish da quando ne ho 12.
L’unico periodo della mia vita che ho smesso è quando mi sono trasferita all’estero e non sapevo dove prenderlo.
Li ho concepito mio figlio.
tornata in Italia, appena ho finito di allattare ho ripreso ha fumare.
Voglio smettere. Ma non riesco.
Oltre a piacermi tanto proprio il sapore, quando non la fumo mi sento nervosa e emotivamente a pezzi. Mi sono promessa di non comprarlo più. Ora ho solo 2 Spinelli, e sto cercando da lei una soluzione a questa ansia che mi prende alla bocca dello stomaco.
Vorrei diventare una persona “normale” ma una parte di me sa che si annoierebbe a morte nel vivere una vita senza hashish.
So che quello che penso è giusto ( voler smettere ) ma il mio fisico è una parte della mia mente sta andando nel panico.
vengo da una famiglia dove mia mamma è mio papà assumono tuttora regolarmente hashish.
Mio marito mi impone di diventare una persona migliore, e sono disposta a esserlo, ma lo fa in modo sbagliato. Questo mi crea ansia, che crea nervoso, che crea voler tornare a fumare per sentirmi calma.
vorrei provare con delle gocce ho comunque cercare di sostituirlo con qualcosa che mi calmi.
Come posso fare?
Salve, anche se a distanza, con i limiti derivanti dal non avere un contatto diretto con lei, le posso suggerire come la soluzione più idonea non sia tanto quella di sostituire la cannabis con un altro prodotto rilassante, perché così verrebbe a sostituirsi una dipendenza con un’altra e il vantaggio sarebbe tutto da verificare. E’ opportuno, invece che lei intraprenda un percorso psicoanalitico che metta in luce le motivazioni profonde che supportano i suoi stati emotivi ,portandola, di conseguenza, a vivere questa situazione di soggezione alla sostanza. In tal modo una acquisita conoscenza e consapevolezza di sé potrà permetterle di liberarsi dalle dinamiche ansiose che la vincolano all’assunzione di qualsiasi farmaco o prodotto lei senta necessario per ottenere una situazione di benessere. La saluto cordialmente.