Le scrivo perchè ultimamente sono molto preoccupata per mia cugina. Lei ha quasi 18 anni e manifesta strani comportamaneti di rifiuto alla vita sociale e momenti di completo vuoto interiore. Ha provato in passato a fare uso di medicinali presi tutti insieme e ha rischiato un collasso. In seguito a questo spiacevole incidente mia Zia si è occupata di portarla da un buono psicologo, ma lei rifiuta di aprirsi con gli altri. Non vuole più frequentare la scuola, non ha amici, si chiude in se stessa e con me (che sono la persona a lei più vicina) finge di stare bene. Sa essere un ottima attrice, rifiuta ogni tipo di aiuto e di recente si chiude in bagno e si autolesiona! si ferisce da sola e questo suo atteggiamento mi preoccupa molto. Si può ritenere un soggetto “borderline”? e come possiamo aiutarla? come possiamo capire qual’è il suo reale problema e quali le sue reali esigenze?
Attendo una sua risposta,
Grazie per l’attenzione
Cara signora, anche se sa bene che la diagnosi può essere fatta solo avendo un contatto diretto con il soggetto, da quanto lei scrive, la situazione sembra essere molto seria e orientare in quella direzione nosografica che lei sospetta.Il ritiro narcisistico con confluenza della libido all’interno del sè e conseguente chiusura comunicativa, le tendenze autolesive e il rifiuto di continuare il percorso formativo destano seria preoccupazione. Intravedo la possibilità di cercare un contatto attraverso di lei con la quale esiste un abbozzo di possibile interazione, anche se parzialmente distorto.La speranza è quella inoltre di agganciarla attraverso uno specialista con il quale si spera che sua cugina possa instaurare un rapporto di fiducia ed iniziare una psicoterapia psicoanalitica unita eventualmente ad ipnositerapia di tipo meditativo e regressivo con uso di farmaci adeguati.Augurandole una possibile evoluzione favorevole, le invio i miei cordiali saluti. Antonio