Caro dottore, le dirò una cosa banale di cui magari le scrivono in tanti, ma soffro terribilmente di solitudine. Sono sui 60, in pensione dopo una attività lavorativa soddisfacente ho accanto da molti anni una moglie che mi vuole bene, i figli sono ormai grandi e hanno i loro amici e sento che la mia vita ha come perso il suo sapore e la ragione della sua esistenza. Quando ne parlo con i miei conoscenti spesso mi fanno vedere il lato buono di ciò che vivo od ho vissuto ” hai accanto una moglie che ti vuole bene, due bravi ragazzi che ti danno soddisfazione, i soldi non ti mancano,… e altre cose di questo tipo. Ma allora sono io ad essere sbagliato?
Salve, non esiste niente di sbagliato in campo psicologico , dal momento che lei certe cose le sente, quindi cercherò di comprenderla. Ho l’impressione che lei abbia un narcisismo che, negli anni, è sempre stato adeguatamente alimentato da svariate fonti, l’avere vicino una compagna con cui portare avanti il progetto della famiglia, il suo lavoro soddisfacente e gratificante, un nucleo famigliare pregevole,il tutto supportato da una iniziativa quotidiana corroborata dall’andare avanti costruendo la sua esistenza pezzo per pezzo. Per tanti anni questo ha funzionato. Ora cosa è successo?La sua compagna, non più così giovane, le suscita forse appetiti più deboli o le fornisce una vitalità appannata, i suoi figli da figli- progetto sui quali si poteva fantasticare ogni pregevolezza sono diventati realtà concreta con il suo dosaggio di chiaroscuro, il lavoro, fonte di gratificazione è cessato e lei stesso è in una fase della vita in cui si comincia a guardarsi indietro piuttosto che avanti.Sente che il suo corpo non è più quello di un tempo e assiste al suo lento e normale declino. Da qui la sensazione di solitudine che deriva non tanto da carenza di contatto con persone che hanno affetto per lei, quanto da una riduzione delle valenze narcisistiche riguardanti il suo essere e il suo agire che la hanno supportato per tanti anni e che le hanno dato anche gratificazioni e soddisfacimenti. Perciò la sua situazione è pienamente comprensibile e io le suggerisco di provare a ritagliarsi nuovi interessi che possano anche divenire passioni. Vedrà che la vitalità comincerà a scorrere nuovamente nelle sue vene con beneficio della sua situazione esistenziale. Un caro saluto. Antonio