Gentile dottore,le scrivo perchè attualmente sono proprio giù e anche pieno di rabbia. Ho circa 30 anni, tre anni fa la mia compagna è rimasta incinta, ha voluto portare avanti la gravidanza, anche se le avevo detto che avrei provveduto al mantenimento ma che si scordasse la convivenza : non mi sentivo di fare il padre in modo classico, sapevo che non avrei retto psicologicamente. Contemporaneamente è apparsa una nuova” lei,” che mi ha fatto di nuovo vivere l’estasi dell’innamoramento. Dopo circa due anni, ha cominciato a parlare di matrimonio, facendosi via via più pressante e io, per timore di perderla, le ho detto di sì. Ed ecco che, dopo pochi mesi di vita coniugale, ora mi trovo in crisi anche con lei. I primi momenti di entusiasmo e di sessualità sono un pallido ricordo, ora sono rancoroso e cerco di starle lontano, ho la sensazione di essere stato ricattato. In questo periodo ho difficoltà a dormire la notte, la mattina mi sveglio presto, i miei pensieri sono neri e mi nutro di angoscia, soprattutto non capisco cosa non vada in me, anche in passato è sempre andata così, all’inizio parto con entusiasmo, poi quando la relazione diventa vincolante sento che mi manca l’aria e ho solo voglia di scappare. Sono diventato anche violento contro il mondo cosa posso fare?Saluti D.L.