Egr. Dottore, dopo una bella storia d’amore durata circa 4 anni sono stato improvvisamente lasciato e messo in un angolo dal mio compagno. Nessuna spiegazione, nessun chiarimento, solo un brusco ed inaspettato cambio di comportamento che ha portato a questa separazione per me dolorosa e a volte quasi insopportabile. Chiedevo..cercavo…provavo a parlare ma le porte si erano oramai chiuse in modo irreparabile. Lentamente però, con fatica e patimenti, un piccolo spiraglio di dialogo (almeno quello!) sono riuscito a riaverlo, poche spiegazioni ma sufficienti per comprendere ancor di più quello che era successo. Non nascondo di aver fatto cose pazzesche e di aver attuato sotterfugi e appostamenti per cercare di vederlo in compagnia di altri uomini…nel frattempo infatti amici comuni (ma quali amici…) mi riferivano di comportamenti libertini e assolutamente senza controllo di questa persona anche durante la nostra relazione. Meglio così si potrebbe dire, meglio che sia finita…qualcuno mi suggerisce, e come mai non riesco a “staccare” la mente da lui? Non riesco a non pensarlo come amico e figura vicina anche se oramai vicina non lo è più? L’ho incontrato sui luoghi del nostro amore in felice compagnia…bruttissimo vederlo andare via abbracciato a quell’altro…che sofferenza, a cinquant’anni non credevo di patire più in questo modo, e invece…. Grazie per la risposta che vorrà darmi, Alessandro
Caro Alessandro, io sento quello che lei sta vivendo ora ma volevo dirle, anche se forse queste mie parole saranno emotivamente percepite solo tra qualche tempo,che le sue sofferenze segnalano una forte vitalità e le danno un potenziale di crescita importante.Io penso che senza dolore non possa esservi evoluzione e che la nostra vita sia contrassegnata da distacchi ed abbandoni significativi che ci hanno permesso rilevanti salti maturativi. Lasci che il suo inconscio faccia tesoro di questa esperienza senza cercare reattivamente qualcun altro che, in questo momento, potrebbe apparirle solo come un surrogato o un ripiego. Il tempo lenirà questi affanni e le permetterà presto di risorgere e di aprirsi nuovamente alla vita in tutta la sua pienezza. Un saluto affettuoso. Antonio